Giugno 2017: Trekking nel Cilento

Come mi è capitato per altri viaggi, ho atteso questa esperienza contando le ore. L’eccitazione era palpabile, dovevo scalare una montagna, la mia prima montagna, e raggiungere la vetta a 1225 mt. Avrei visto, cosa? Avrei compreso, cosa? Ti assicuro che resta tutto un mistero, fino a quando non pianti i piedi e abbandoni il pesante cammino sulla vetta della montagna. La montagna che ti aspetta come se tu fossi un discepolo. Sì, perché in cima è così che ti senti, un discepolo, un’anima sottomessa, un allievo della natura che davanti ai grandi spazi e all’immensità del mondo puoi solo obbedire e ringraziare.

Sono partita con gli amici di Asd Dienneavventura, Associazione Pugliese, del Salento, che organizza eventi sportivi di qualsiasi genere, dalle immersioni al paracadutismo e anche eventi culturali, non solo nelle località salentine, ma anche nel resto dell’Italia e all’estero.

Puoi seguirla sulla pagina facebook Asd Dienneavventura

Eccoci qui! Nella foto, uno dei sentieri colmi di pietre instabili. Non si può camminare uno accanto all’altro, è stretto quel sentiero. Pericoloso.

Il monte può essere scalato da chiunque, non parlo di alpinismo, ma una dura camminata di 6-7 ore tra salita e discesa. Quindi basta un abbigliamento tecnico adatto, scarpe da trekking, pantalone antistrappo, zaino in spalla contenente il necessario per un buon ristoro da consumare piacevolmente in cima alla montagna.

 

Siamo in 50, accompagnati da una guida del posto, Lucio Sorrentino. Un uomo attento che ci trasmette l’amore per la sua terra e la propria passione per il trekking. Ha programmato un lungo percorso per noi, sia in salita che in discesa, mostrandoci e spiegandoci la storia del Monte Bulgheria. Una storia molto particolare. Un Monte che viene dal mare, alla cui vetta sono stati ritrovati fossili marini.


Lo sforzo della salita è nulla in confronto al panorama indimenticabile.

Lo sguardo si perde tra mare e cielo: il mare di Palinuro, i monti della Calabria, le isole Eolie e Stromboli. E ancora il fiume Bussento verso Morigerati che nutre l’Oasi del WWF.

Nell’itinerario del viaggio, organizzato dall’associazione  Asd Dienneavventura, era prevista anche l’escursione presso l’Oasi WWF. Un incantevole polmone naturale! Sono rimasta inghiottita dalla purezza dell’aria, dalle mille sfumature di verde, dalla forza della natura capace di trovare il proprio habitat per riprodursi in modo instancabile. E poi i ruscelli, le cascate e le sorgenti che scorrono tra le rocce e si lasciano ascoltare quasi come una melodia di note rilassanti e rassicuranti…

Viaggiare è sempre un arricchimento! Stare a contatto con la natura è emozionante. Il suo adattarsi e concedersi ai cambiamenti non appartiene all’essere umano che, il più delle volte, rimane intrappolato nelle proprie convinzioni.

Come ogni viaggio, anche in questo caso, tra mare e cielo, ho imparato tanto dalla natura!


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Il mio nome è Stefania, sono Naturopata e mi occupo di alcune discipline olistiche che riguardano il recupero psico-fisico.

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