Ti è mai capitato di pensare: potevo farlo prima?
Alcuni eventi della vita offuscano la possibilità di sperimentare, di cercare e di informarsi su culture diverse dalle nostre. Spesso si trascorre del tempo su capitoli che lasciano un epilogo amaro con un carico pesante che ci accompagnerà per il resto del percorso.
Perché non mi sono avvicinata alle arti marziali tanti anni fa? Oggi, se pur in età avanzata, pratico un’affascinante arte marziale: il Tai Chi che definisco come un combattimento silenzioso che raccoglie in sé l’energia di cui disponiamo. È un’esplosione di luce che attraverso la respirazione e il movimento regala un senso di pace, aumenta la concentrazione ed offre un benessere psico-fisico generale.
I movimenti, definiti forme, sembrano una dolce danza, ma nella pratica c’è un lavoro accurato che esiste da più di 1000 anni.
Si legge spesso circa la pratica della meditazione che si può svolgere attraverso lo yoga, la musica, il disegno. Anche il Tai Chi rientra in un concetto di meditazione, ma in movimento. Raccoglie delle forme di equilibrio interno che si differenziano da forme esterne come altre arti marziali, per esempio il karate. Tutto segue il principio dello yin e dello yang, la staticità e l’energia, il giorno e la notte, l’inspirazione e l’espirazione.
Ma cosa vuol dire TaiChi?
La parola Tai significa supremo, Chi vuol dire culmine. Culmine supremo. È l’armonia che permette di ascoltare non solo se stessi, ma anche gli altri o un ipotetico avversario. È l’armonia che allontana e controlla la forza per dare spazio alla flessibilità e all’agilità che rappresentano i concetti primari del Tai Chi.
Nel movimento del Tai chi, segui la linea curva per essere consapevole della retta. nella pratica interiore, accumula la forza prima di trasferirla.
Lao Tzu
Il Tai Chi segue la filosofia taoistica, dello yin e dello yang. Due entità che hanno caratteristiche attive e passive. Il Taoismo rappresenta, nella medicina tradizionale cinese, l’armonia dell’universo formato da pieni e da vuoti, ed è proprio il vuoto che è necessario raggiungere perché rende libere le nostre emozioni. Se la nostra mente è colma e satura, non potremmo mai raggiungere la pace e la vastità che permettono allo stesso universo di esistere. Anche noi abbiamo la capacità di entrare in questa immensità che in realtà già ci appartiene, bisogna solo educare la mente ad osservarla e vivere all’interno di essa.
Attraverso la pratica del Tai Chi si sviluppa, a livello psico-fisico, la creazione delle due forze complementari. La forza Yin, femminile, l’oscurità, l’interiorità; la forza Yang, maschile, la luce, l’azione. Due forze che rappresentano un soffio di vita. Non sono forze che vivono in maniera indipendente, ma sempre in rotazione continua come la stessa evoluzione della Natura che ripete in modo ciclico la propria esistenza. Non a caso la luce necessita dell’oscurità per esistere, non credi?
Praticare la disciplina del Tai Chi permette di attivare l’energia interiore ed un processo di guarigione e pace emozionale indicibili. I benefici sono molteplici anche a livello fisico come dolori muscolari e articolari, permette di ritrovare la propria elasticità.
Facciamo fluire tutte le cose, così come si comporta la Natura perché non siamo altro che un microcosmo nel macrocosmo dove la serenità è parte dominante.
0 comments