Marzo 13, 2016

Nel cervello esistono due aree destinate al linguaggio che hanno funzioni distinte tra loro.

Una, area di Broca, situata nel lobo frontale sinistro, controlla i muscoli della bocca, della lingua e della faringe. In quest’area, si elabora il suono delle parole. Tutte le parole.

L’altra area, area di Wernicke, situata nel lobo temporale sinistro, progetta il linguaggio, organizza frasi e discorsi, dona significato alle parole e alla struttura grammaticale. Cattura quindi, un legame tra le parole e la forma. Il collegamento tra Broca e Werenicke, è la base dell’evoluzione del linguaggio. Tuttavia, nel cervelletto, vi sono altri e diversi centri nervosi che contribuiscono e collaborano tra loro per controllare il ritmo e il tono del linguaggio parlato. È come avere una cooperativa formata da elementi (aree corticali) con competenze diverse.

Ma cosa succede quando ascoltiamo una parola?

Riceviamo, prima di tutto, un impulso attraverso l’orecchio. Inizialmente non si comprende il significato di quell’impulso, ma ecco che Werenicke si attiva per dare un senso al suono.

Ma cosa succede quando pronunciamo una parola?

Abbiamo lasciato Werenicke con l’impulso. A questo punto, entra in gioco Broca che elabora il suono. Si attivano, successivamente, altri impulsi che servono per produrre l’attività muscolare facciale.

Labbra e palato articoleranno la parola che è pronta sulla punta della lingua.

 La tua lingua non corra avanti rispetto al pensiero.

(Chilone)

Il mio nome è Stefania, sono Naturopata e mi occupo di alcune discipline olistiche che riguardano il recupero psico-fisico.

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