Settembre 23, 2023

Tutto ciò che esiste nella memoria può venire alla luce senza un ordine definito. Tutto ciò che è impresso nei ricordi può diventare di nuovo cosciente, attraverso un impulso che lo solleva e lo fa venire in superficie. Tutte le tracce possono diventare visibili, recuperando le esperienze vissute, tutti gli elementi del passato possono ravvivare emozioni provate quando sono apparse la prima volta.

In realtà tutti i pensieri sono elaborati attraverso contenuti immagazzinati nel tempo e sono legati alle esperienze. A volte la mente è un abisso nel tempo che fa fuggire da se stessi e usa il passato per piantare semi per il futuro. Questo processo non si può controllare perché si carica come un programma con lo scopo di spostare i pensieri da una parte all’altra; un programma che alla fine inganna perché rende schiavi del tempo e tiene fuori dalla realtà.

Non a caso, se seguiamo la mente è facile essere invasi dall’ansia ed essa stessa ha bisogno del tempo per farci vivere nel passato o nel futuro. Così facendo ci allontaniamo dal presente e dal nostro vero Sé, ci allontaniamo dove siamo vivi, liberi e fuori dal controllo che la nostra mente inconscia esercita su di noi.

A volte evochiamo pensieri con l’idea di ricordare il passato, quando per esempio sentiamo che l’oggi non ci soddisfa, non ci appaga. Ci rivolgiamo ad eventi lontani nel tempo, che sono già accaduti e che si sono rivelati soddisfacenti. Lo facciamo per una forma di ricompensa, come una scusa per compensare qualche sofferenza che viviamo nel presente. Sarebbe come ricreare eventi passati, soprattutto quelle che ci sono piaciuti, con l’idea di sfuggire dalla realtà.

Ci sono periodi in cui, ed è normale, ci si sente un po’ più appesantiti, più chiusi e meno appassionati alle cose. A volte non abbiamo abbastanza fervore per rimediare a tutte quelle cose che ci opprimono; tutti quei dettagli che ci causano angoscia, ci fanno perdere il sonno e provocano preoccupazioni.

Prima di evitare il momento presente, perché probabilmente con ci piace, dovremmo ricorrere alla calma, per affrontare in modo più duraturo, tutte le emozioni negative che a volte proviamo quando siamo sopraffatti da un disincanto.

Non dirigerti vero il pessimismo

Quando ci fermiamo, nel silenzio e nella calma, siamo in grado di connetterci con tutto ciò che siamo stati un tempo, con tutte le esperienze che ora sono nascoste nella memoria. Silenzio e calma non significa abbandonare il passato ed il futuro, ma viverlo con una mente più leggera e consapevole in modo da apprezzare ciò che la vita ci ha insegnato. Si potranno vedere tutti i contenuti, tutti i ricordi come se fossimo testimoni della mente che vaga inesorabilmente.

Percepire la realtà così com’è aiuta a concentrare le energie per ciò che deve ancora venire.

Il mio nome è Stefania, sono Naturopata e mi occupo di alcune discipline olistiche che riguardano il recupero psico-fisico.

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