Settembre 30, 2023

Antica come le montagne e fresca come una goccia di rugiada, la meditazione è la chiave aurea in grado di portare armonia nell’amore ed equilibrare le diverse dimensioni in cui la nostra vita si dispiega.

Cos’è la Meditazione?

La meditazione è uno stato di non mente. La meditazione è uno stato di consapevolezza pura, priva di contenuti. Di solito, la consapevolezza trabocca di elementi tossici, è simile ad uno specchio ricoperto di polvere. La mente è un viavai continuo: pensieri in movimento, desideri che si agitano, ricordi che affiorano, ambizioni in atto, è un viavai ininterrotto! Giorno dopo giorno. La mente funziona, sogna, anche durante il sonno. Continua a pensare, è sommersa in ansie e preoccupazioni, si prepara per il prossimo giorno, come un addestramento sotterraneo persiste sempre.

Questo è lo stato in cui non esiste meditazione, la meditazione è esattamente l’opposto. Quando non esiste più movimento e il pensiero si arresta, nessun pensiero si agita più, non affiorano desideri, e ci si ritrova in un silenzio assoluto, quel silenzio è meditazione.

E in quel silenzio si conosce la verità: la meditazione è uno stato di non mente.
E non si può scoprire la meditazione attraverso la mente, perché la mente perpetuerà se stessa. La meditazione si può solo trovare mettendo la mente in disparte, placandola, restando indifferente e osservando la mente passare, senza identificarci con lei, senza pensare: «lo sono la mente».

Meditazione è la consapevolezza di non essere la mente.

Quando la consapevolezza scende in noi stessi sempre più profondamente, pian piano giungerà alcuni istanti, momenti di silenzio, istanti di spazio puro, momenti di trasparenza, attimi in cui dentro di noi nulla si agita e tutto è quieto. In quei momenti immoti scopriamo chi siamo, e conosceremo il mistero di questa esistenza.

Quando si gustano quelle poche gocce di nettare, sorgerà la profonda aspirazione di scendere sempre più in profondità in quella dimensione. Sorgerà una sete irresistibile, un’aspirazione incontenibile seguita dal desiderio di rendere la meditazione il proprio stile di vita globale.

E se sono possibili alcuni istanti, non è affatto un problema. Pian piano, quegli istanti saranno sempre più numerosi. Con l’aumentare delle abilità, quando si impara l’arte di non lasciarsi coinvolgere dalla mente, l’arte di restare distaccato, staccato dalla mente, quando si conosce la scienza con cui creare una distanza tra se stessi ed i pensieri, si riverserà un volume sempre più grande di meditazione.
Verrà un giorno, un giorno di estrema benedizione, in: cui la meditazione diventa la condizione mentale.

La mente è qualcosa di innaturale, non diventa mai la condizione naturale perché la meditazione è la condizione naturale che noi abbiamo perso. È un paradiso perduto, ma il paradiso può essere riconquistato. Guarda negli occhi di un bambino, osserva e scoprirai un silenzio tremendo, l’innocenza. Ogni bambino viene al mondo portando con sé uno stato meditativo, ma deve essere iniziato alle regole della società, gli deve essere insegnato come pensare, come far di conto, come ragionare, come discutere: gli devono essere insegnate parole, linguaggio, concetti. Pian piano, egli perde il contatto con la propria innocenza. Viene contaminato e inquinato dalla società. Diventa un meccanismo efficiente, non è più un essere umano.

È necessario riconquistare una seconda volta quello spazio. L’abbiamo conosciuto in passato, per cui quando arriviamo a conoscere la meditazione per la prima volta, resteremo sorpresi: sorgerà la profonda sensazione di averla già conosciuta in passato ed è quella la vera sensazione, ma l’abbiamo dimenticata. Il diamante è stato perso in un mucchio di immondizia. Ma se riusciamo a riportarla alla luce, la ritroveremo perché ci appartiene.

Non può essere realmente perso: può solo essere dimenticato. Noi tutti nasciamo in quanto persone che meditano, in seguito impariamo le vie della mente. La nostra vera natura resta nascosta da qualche parte in profondità, simile ad un flusso sotterraneo.

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Spesso mi capita di confrontarmi sull’argomento della meditazione e comprendo come sia riduttiva la conoscenza. Il luogo comune è rappresentato dal respiro, ovvero tutti pensano alla meditazione solo ed esclusivamente come un tempo da dedicare al respiro. Purtroppo, pensando solo a questa immagine, si cade nella convinzione che non c’è uno spazio nella propria vita da dedicare alla pratica. Personalmente, con gli insegnamenti di Jon Kabat-Zinn, pioniere della mindfulness, ho scoperto quanto sia importante e fondamentale prendersi cura della mente durante la quotidianità, ovvero 24 ore su 24. Sembra assurdo, ma è così!

Probabilmente la parte della respirazione è la più complessa e delicata, ma praticando si arriva a livelli interessanti. Quindi iniziare dalla vita, da ciò che si sta svolgendo è senz’altro un buon approccio.

Fai ogni passo con totale attenzione, consapevolmente.
Mentre stai mangiando, mangia. Mastica il tuo cibo con consapevolezza. Mentre cammini, cammina sentendo le sensazioni del corpo. Mentre lavi i piatti, lava i piatti ascoltando l’acqua che scorre, guardando le bolle di sapone. Quando si parla di stare nel momento presente, nel qui ed ora, si intende questo, qualsiasi cosa si stia facendo non farla meccanicamente.

ESERCIZIOCon attenzione, consapevole di ogni movimento

Avvicinati a qualcosa e raccoglila. Fai questo gesto meccanicamente, come faresti di solito. Ora rimettilo a posto.
E adesso… diventa consapevole della tua mano, sentila dall’interno verso l’esterno. Se è presente qualche tensione nella mano, nelle dita, lasciala andare. Ora, restando connesso con la consapevolezza della tua mano, con tutta la tua attenzione sulla tua mano, raggiungi di nuovo l’oggetto. Prendilo. Sentine la consistenza, il peso. Come sta nella tua mano. Guarda come la tua mano vuole reagire a questo oggetto… vuole rigirarlo, pesarlo, giocarci insieme… o semplicemente tenerlo ancora. Ora, mettilo giù, prestando attenzione e consapevolezza ai movimenti della tua mano.

Sentirai la differenza. La qualità cambia immediatamente.

Puoi fare questo esercizio con qualsiasi cosa, anche con l’acqua mentre fai la doccia o mentre lavi i denti. Sii semplicemente attento e guarda cosa accade.


Inizia da queste esperienze ed ogni tanto trova lo spazio per dedicarti al respiro seguendo le basi che descrivo nel Rifugio Rosa. Ti aspetto in Community!

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Il mio nome è Stefania, sono Naturopata e mi occupo di alcune discipline olistiche che riguardano il recupero psico-fisico.

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