Luglio 27, 2016

Ermes, dio dell’imprevisto, maestro dell’ingegnosità.

Ma cosa nasconde la personalità Ermes nell’infanzia?

Ermes fu il più precoce degli dei dell’Olimpo. Precoce nel camminare, precoce nel parlare, è il bimbo che scavalca la culla per avventurarsi nel mondo. Guarda, tocca e smonta qualsiasi cosa. Ecco una porta aperta, entro! Capace di aprire dispense e intrattenersi tra confetture e pentole. È un bimbo curioso con un autentico interesse per tutto. È un bimbo affettuoso, và d’accordo con qualsiasi persona perché per lui il mondo è affascinate.

La nota dolente è inventarsi scuse e vere e proprie storie. Mente sistematicamente e si inventa scuse a dir poco divertenti. Purtroppo, però, questo aspetto lo rende un bimbo falso. Cosa fare? Quando dice una bugia è necessario coglierlo sul fattaccio e spiegargli la differenza che passa tra realtà e fantasia, tra verità e il far credere qualcosa.

L’adolescente Ermes

L’adolescente Ermes ha molta fiducia in se stesso, non desidera sentirsi vincolato ad alcunché. L’unica situazione ideale e adatta a lui è casa sua, con sua madre. Con una madre autosufficiente si sentirà libero di andare e venire. Egli, con una madre introversa e non possessiva, resterà legato a lei in modo indicibile e la considererà la donna più importante della sua vita per sempre. È un figlio devoto a modo suo, se pur in continuo movimento tra casa e mondo esterno.

È coraggioso, non pone dei limiti nei percorsi che intraprende, ma potrebbe decidere, a causa dell’eterna giovinezza che lo accompagna, di lasciare gli studi per dedicarsi a un lavoro innovativo o seguire un guru indiano chissà dove.

L’adolescente Ermes si muove molto bene nel regno della mente, ma è chiaro che deve sviluppare la vita emotiva e sensuale. Egli deve conoscere i limiti e deve diventare consapevole del potenziale negativo che è tipico della dimensione del bricconcello.

Dopo aver passato la notte a rubare le giovenche di Apollo, Ermes tornò in punta di piedi nella grotta di Maia, e zitto zitto rientrò nella culla.

E benché un dio, non sfuggiva alla dea sua madre, che chiede: “Perché mai, astutello, a quest’ora di notte giungi, e di dove? Svergognato! […]

 

Gli Dei dentro l'Uomo
Una nuova psicologia maschile

 

 

Il mio nome è Stefania, sono Naturopata e mi occupo di alcune discipline olistiche che riguardano il recupero psico-fisico.

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