Forse sarà strano, non so, ma ancora non avevo provato questa emozione.
È da tempo che pensavo a questa possibilità. Sì perché un viaggio, un distacco da tutto, è sempre una possibilità per distrarre la mente e generare appagamento dentro Sé.

Non ti nascondo che ho cercato di documentarmi. Non tanto per l’abbigliamento, basta un jeans e una maglietta, quanto a come gestire questo fantastico esemplare: il cavallo.
Le mie ricerche sono state poche. Chiudevo subito l’articolo. Perché?
Perché non c’è nulla da fare, siamo alle solite! Questa emozione si deve vivere. Decidi, prendi coraggio e ti incammini! Con un pò di batticuore, ma vai, se pur con tante domande senza risposta.

Come sarà stare in sella, sulla schiena di un cavallo? I ricordi sono quelli dei giochi da bambina in cui sembrava tutto vero, ma ora quel gioco ha un’anima che pulsa con me.

Siamo in Puglia, a Torre Lapillo presso il Maneggio 7 nani. Sono arrivata con molto anticipo per prendere confidenza con i cavalli. Eccoli in foto, allineati e pronti per la passeggiata. Li ho accarezzati uno per uno.

Per me che era la prima volta, mi hanno consegnato una cavalla, di nome Cora, di per Sé docile e anche un po’ pigrona.

Un breve briefing per capire come salire in sella, come spostarsi a destra e sinistra e, soprattutto, come farlo trottare. In genere, quando si esce in tanti, i cavalli tendono ad incamminarsi insieme, quindi si seguono, ma serve comunque sollecitarli. Un bel colpo sul pancione con i talloni e partono!

Direi che è questa la parte più interessante del carattere del cavallo: bisogna far sentire chi comanda. Bisogna essere autoritari, strattonarlo per fargli comprendere che è meglio andare su un altro sentiero per il suo bene, invece di lasciarsi semplicemente trasportare da lui.

La mia Cora, oltre ad essere docile e pigrona, era anche molto affamata e abbassava spesso la testa per brucare l’erba. Immagina, ero sempre lì a tirarla. Il percorso tra i campi è a dir poco entusiasmante: la terra sprigiona i profumi del timo e si può giocare con lo sguardo a 360°, dall’alto e con un colpo d’occhio che non ha fine. Il percorso in spiaggia, il profumo del mare e il rumore delle brevi onde si miscela alla morbidezza della sabbia. L’andamento diventa più dolce. Un dondolio rassicurante.

Sicuramente, l’esperienza in sella, aiuta ad aumentare la propria autorità e autostima. È uno sport molto utile per coloro che sono passivi e che tendono a farsi prevaricare. Alcune volte, un pizzico di potere non guasta mai.

 


Hai provato questa esperienza? Puoi raccontarla lasciando un commento qui sotto.

 

Il mio nome è Stefania, sono Naturopata e mi occupo di alcune discipline olistiche che riguardano il recupero psico-fisico.

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