Oggi sembriamo tutti nell’affannosa ricerca di un rimedio che possa stroncare definitivamente i sintomi di un malessere. Si cercano farmaci che hanno, il più delle volte, effetti peggiori sul male stesso. Oggi mettiamo tutto in discussione per ritrovarci nella completa confusione, nello smarrimento e nella catastrofe perché non si è in grado di adattarsi, con calma e lucidità intellettuale, a nuove situazioni fisiche o psichiche. In alcuni casi, però, è meglio mantenere l’equilibrio per annientare gli eventi e gli attacchi esterni.

Noi possediamo tutti i meccanismi per vivere bene. Su questo si basano le teorie del massaggio zonale che permette di prevenire, a volte combattere, le malattie alle loro prime manifestazioni. Ovvero, quei piccoli disturbi quotidiani che rendono nervosi e noiosi. Le origini del massaggio zonale sono antiche, come lo shiatsu, il reiki, il pilates. Perché non imparare dalle antiche scuole per regalare sollievo al nostro corpo e alla nostra mente?

Un po’ di storia

Le origini del massaggio zonale sono antichissime ed erano le mani, con i pochi elementi presenti in natura, che avevano il potere di dare sollievo. Sollievo che si perfezionò col tempo. Diversi metodi furono sperimentati nella vita quotidiana e avevano, principalmente, scopo preventivo. Non dimentichiamo che in Egitto esistono murales che raffigurano soggetti che mantengono i piedi e le mani e che è palese la rappresentazione di un massaggio riflessogeno. Herry Blon Bressler, nel 1500, fu il primo a ricercare nozioni sulla riflessologia e successivamente il dottor Ball scrisse sul trattamento che si poteva eseguire comprimendo alcuni punti del piede che corrispondevano agli organi. Arriviamo al 1800 con Pehr Henrik Ling che scoprì che i dolori di alcuni organi si riflettevano in zone della pelle. Ma è agli inizi del 1900 che si realizzarono delle vere e proprie mappe delle zone. Esercitando forti pressioni con le mani o con degli attrezzi, si ottengono effetti benefici (dottor Fitzgerald). Da qui nasce la terapia zonale o massaggio zonale che rappresenta la stimolazione di zone periferiche a livello cerebrale e che offre delle risposte interessanti sulle condizioni fisiche dell’individuo.

Effetti benefici

Tutto il nostro corpo è sede di riflessi nervosi, ma esistono zone in cui questi riflessi sono maggiormente presenti e attivi. Uno dei primi effetti è la sensazione di un totale rilassamento. Si allentano le tensioni e lo stress già dalle prime sedute. Tensioni e stress che sono causa di molteplici patologie e che spesso non rispondono neanche durante l’uso dei farmaci. Si continua così ad assumere altri farmaci provocando forti intossicazioni. Un altro effetto è la depurazione che avviene attraverso le vie di eliminazione. Quindi anche disintossicazione dalle tossine. Altro effetto è l’energia. Dopo un massaggio, cosiddetto plantare, si ritrova la carica per affrontare la quotidianità. E infine, ma non per ultimo, questa tecnica ha effetti benefici sulla circolazione sanguigna che viene prontamente riattivata e porterà maggiore irrorazione a tutti gli organi.

Affidati ad un buon tecnico o Naturopata e buon massaggio zonale!


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Il mio nome è Stefania, sono Naturopata e mi occupo di alcune discipline olistiche che riguardano il recupero psico-fisico.

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