Febbraio 14, 2016

Amo la nutrizione e sono sempre alla ricerca spasmodica dei suoi eventi.

Tempo fa, al computer, fui colpita da un incontro interessante. Cibo e dna.

Guardai con occhi affamati la località, la data, l’orario, tutto. Mi separavano dall’evento 160km, mancavano pochi giorni, continuai osservando alcune foto.

Avrei dovuto raggiungere un casolare storico del ‘600 trasformato in agriturismo, circondato da ulivi e piante aromatiche. Riuscivo a distinguerle tutte. Le foglioline strette e appuntite del rosmarino, il colore viola della lavanda, il verde pallido della salvia, riuscivo a sentire l’odore di quelle piante. Qualche nicchia di cactus esprimeva la propria energia con fiori giallo/arancio sgargianti e ancora, sbirciando sullo sfondo delle foto, si estendeva un tappeto color oro, era grano, che si illuminava solitario. Chiamai e prenotai.

Eravamo in venti, principalmente donne. Prendemmo posto in un giardino, alle spalle dell’ingresso, su grandi sassi e panchine improvvisate con elementi della natura circostante. Un tavolino basso e una sedia attendevano il protagonista. Alfredo Pagliaro, medico nutrizionista, entrò salutandoci sorridendo, a braccia aperte e accompagnato dalla sua famiglia. La moglie laureata in tecniche erboristiche e il figlio medico gastroenterologo.

Iniziò e ci catturò con le sue nozioni sul dna e sulla potenza del cibo.

Con la giusta combinazione di cibi, siamo in grado di servirci pietanze equivalenti ad un farmaco capace di intervenire sulle malattie genetiche, ritardando, a volte demolendo, i mattoncini nocivi già presenti nell’organismo.

E’ così e non si discute. Del resto già Ippocrate, il grande padre della medicina, decantava il cibo con questa frase: fa che il cibo sia la tua medicina e che la tua medicina sia il tuo cibo.

Ultimamente, mi sono imbattuta in un articolo dal titolo ironico: Un giorno si daranno ricette al posto delle prescrizioni. E’ un esperimento americano, presso l’University School of Medicine. La cucina in Medicina.

Sono passati 2000 anni e solo oggi, la nuova ricetta medica, pare nasconda una novità. Un importante cambiamento che regala un valore aggiunto alla preziosa professionalità dei medici e all’equipe che li supporta.

Le corrette scelte alimentari incrementano la buona salute dell’organismo.

Il mio nome è Stefania, sono Naturopata e mi occupo di alcune discipline olistiche che riguardano il recupero psico-fisico.

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