Aprile 4, 2017

Un viaggio in moto è senza dubbio una piacevole esperienza per il Mototurista appassionato.

Organizzo viaggi in moto da molto tempo e sono un gran viaggiatore. Con la mia Yamaha TDM 900 ho percorso tantissimi chilometri in gruppo e in solitaria. Una passione che coltivo senza sosta da molti anni e che adesso è anche diventata parte del mio progetto imprenditoriale.

Il viaggio in moto è diverso da qualunque altra vacanza. Il primo elemento a contraddistinguerlo è la simbiosi con la moto. Il motociclista usa il mezzo perché ama andare in moto e non solo per spostarsi. Quindi guidare la moto su strade panoramiche e divertenti dal punto di vista tecnico è la componente principale del viaggio.

Subito dopo il piacere di andare in moto: il Mototurista cerca la scoperta di nuovi sapori ed esperienze enogastronomiche. Quando preparo un itinerario, uno degli aspetti che non posso assolutamente trascurare è quello che riguarda i pasti che non devono essere mai solo dei momenti di pausa. La moto fa rifornimento, ma il pilota vuole godere di una esperienza sensoriale che trova la sua principale origine nel desiderio di scoprire nuovi sapori e conoscere la cucina dei luoghi visitati.

Organizzo viaggi in moto per lavoro e posso dirvi che una delle richieste più pressanti da parte dei miei ospiti è sempre quella di mangiare bene, sperimentare nuovi sapori e trascorrere buona parte delle soste seduti a tavola.

Ma le abbuffate non vanno d’accordo con i chilometri da fare guidando una motocicletta.

Pensate che il “colpo di sonno” non possa colpire anche chi guida una moto?

Vi sbagliate!

Mangiare abbondantemente quando si devono affrontare ore ed ore alla guida di una moto non è una scelta intelligente. Le conseguenze potranno essere gravi.

Guidare una moto per tutto il giorno, magari in estate e sotto il sole cocente è una prova capace di mettere in crisi anche un fisico allenato.

Le ore in sella finiscono per sollecitare muscoli che normalmente non sono allenati. Primi fra tutti quelli del collo sottoposti alla spinta aerodinamica e che devono sostenere il peso del casco.

Le prime due o tre ore si sopporta tutto ma dopo la quarta o la quinta ora vi sembrerà di avere un macigno sulla testa. Dopo tante ore di immobilità è facile che insorgano dei crampi; alle gambe alle braccia e al collo. Anche per questo è importante mangiare bene e restare bene idratati.

Prepararsi in palestra non è una esagerazione. Io lo faccio sempre con esercizi specifici che mi preparano allo sforzo. Inoltre vi consiglio di allenarvi a fare esercizi di streetching per i trapezi e le braccia anche durante la marcia. Io appoggio una mano per volta sul sedile posteriore torcendo il braccio e stirandolo facendo leva mentre piego la testa dal lato opposto. Funziona! Anche se con il passare del tempo il sollievo dato dall’esercizio dura sempre meno e man mano che le ore passano bisogna ripeterlo sempre più spesso.

Torniamo a parlare di alimentazione:

Non voglio dire che occorra rinunciare alla scoperta di nuovi sapori durante un viaggio in moto, ma solo che bisogna programmare le pause al ristorante in modo che il piacere non generi una situazione di pericolo o di disagio.

Ecco alcuni consigli:

Programmate i pasti come se foste degli sportivi fissati con la forma (il fitness ed il wellness sono un altro dei miei più grandi interessi) e quindi cercate di mangiare poco e spesso. Portate con voi degli snack e acqua da bere. Ad ogni sosta dedicate qualche minuto a rifocillarvi.

Evitate di fare pranzi abbondanti se dovete ancora fare strada in sella alla moto. Meglio programmare una cena abbondante e stare leggeri tutto il giorno. Lo so, è contro ogni regola se volete mantenere la forma ma qui si tratta di avere i riflessi pronti e non avere cali di concentrazione e quindi, se volete abbandonarvi ai piaceri della tavola fatelo a cena, quando la moto è in garage e vi aspetta una notte di riposo in hotel.

Quando si fa un viaggio in moto non si deve mai rinunciare ai piaceri della tavola e alla sperimentazione di nuovi sapori. Si deve solo cercare di non strafare:

  • Evitate gli alcoolici!!
  • Pasteggiate con l’acqua.
  • Evitate i carboidrati, i condimenti e gli eccessi.

Non fate pasti con tutte le portate. Antipasto, primo, secondo, dolce e frutta vi faranno venir voglia di riposare e passare quella di guidare.

Dopo i pasti fate un po di strada a piedi. Io organizzo sempre delle passeggiate dopo i pasti quando preparo gli itinerari per Brain and Heart. Le passeggiate sono utili per favorire la digestione, per smaltire la fatica delle ore passare in sella e sono uno dei momenti che contraddistinguono i viaggi da me organizzati: non si tratta solo di”raid” in moto ma anche di veri viaggi turistici adatti a tutti, anche alle “zavorrine” o a “mototuristi puri”. Queste sono le occasioni per visitare i centri storici, le botteghe artigiane i musei o i monumenti. Insomma, un viaggio in moto con Brain and Heart non è solo una gita in moto ma anche una vera occasione per fare turismo vero e adatto a tutti.

Una delle cose che mi piace programmare in estate sono le pause al mare: Non c’è niente di più bello che lasciare la moto, spogliarsi di giubotti, guanti e protezioni e fare un bel tuffo in mare per rinfrescarsi. Anche in questo caso non aver fatto pasti abbondanti è condizione necessaria.

Quindi, vanno bene le pause gastronomiche e siamo d’accordo che in viaggio il cibo è una delle scoperte più affascinanti, ma quando si è in moto stare attenti e programmare i pasti in funzione delle ore di guida che ci aspettano è fondamentale.

Buona strada a tutti!

E venite a trovarmi!

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Brainandheart
Brainandheart Travel
Moto Turismo


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Il mio nome è Stefania, sono Naturopata e mi occupo di alcune discipline olistiche che riguardano il recupero psico-fisico.

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