Novembre 28, 2020

Se conosci i Fiori di Bach e letto i miei precedenti articoli, hai ben compreso come i rimedi floreali agiscono a livello emozionale ripristinando stati d’animo che ben si collocano in precise categorie: paura, disinteresse per il presente, dominio, sconforto, solitudine, incertezza.

Ad Eduard Bach, medico che ha cercato, studiato e utilizzato per tutta la sua vita i 38 fiori, si affianca un’altra figura di rilievo: il dottor Kramer. L’obiettivo di E. Bach era quello di eliminare le  cause interiori della malattia, per far scomparire anche le conseguenze fisiche. Infatti scrive..

In caso di dolori, rigidità, infiammazione o qualsiasi tipo di disturbo localizzato si dovrebbe utilizzare in aggiunta una lozione. Si versino alcune gocce del flaconcino originale in una scodella d’acqua e se ne imbeva un panno da applicare sulla zona interessata. A seconda delle necessità, il panno può essere di nuovo imbevuto di tanto in tanto.

E. Bach inizia quindi a percorrere lo studio della tecnica floreale propriocettiva come evoluzione dei suoi 38 rimedi. Desidera utilizzarli a 360° attraverso la pelle ed i canali energetici che abbiamo letto chiamarsi Chakra. Succede che attraverso l’uso di impacchi e massaggi è possibile potenziare l’effetto dei fiori di Bach e che la cute può essere un ottimo passaggio per migliorare non solo lo stato d’animo specifico ma anche i disturbi fisici. Tali disturbi possono essere blocchi muscolari, rigidità articolari, dolori, mal di testa, pruriti e rossori.

Al naturopata tedesco Dietmar Kraemer si deve l’individuazione delle zone cutanee e si preoccupò di associare i Fiori di Bach a ben  242 zone della pelle. Queste zone sono riportate con precisione in oltre 200 disegni.

FIORI DI BACH E TECNICA PROPRIOCETTIVA

Per propriocezione si intende la capacità di percepire il corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei muscoli, anche senza il supporto della vista. Questo è possibile attraverso alcuni recettori molto sensibili che inviano dei segnali al cervello. I recettori interessati sono:

  • Recettori vestibolari, corrispondenti alle strutture del labirinto
  • Fusi neuromuscolari, situati nella muscolatura volontaria
  • Organi di Golgi, posti in corrispondenza della giunzione muscolo-tendinea, sensibili alle variazioni di tensione
  • Terminazioni di Ruffini, presenti a livello cutaneo e delle capsule articolari, sensibili a stimoli pressori e tattili prolungati e intensi
  • Corpuscoli del Pacini, presenti a livello cutaneo profondo, sensibili alle vibrazioni

Interessante come i neuroni del nostro sistema sensitivo inviano dei segnali sulla cute. Questi neuroni sono diversi e vengono così distinti:

  • esterocettivi. Sensibili alla stimolazione termica, tattile, dolorifica e di pressione.
  • propriocettivi. Situati nei muscoli, nelle ossa, nei tendini e articolazioni.
  • enterocettivi. Situati nei vasi sanguigni e visceri.

METODI DI APPLICAZIONE E TECNICA PROPRIOCETTIVA CON I FIORI DI BACH

Impacchi

Dopo l’anamnesi floreale, identificato il giusto fiore o un mix floreale, la persona si distende sul lettino e si applicano delle garze sulle zone attive, ovvero quelle zone del corpo dove si evidenzia dolore, disturbi della sensibilità, formicolio, prurito, sensibilità alla pressione, eruzione cutanea, mutamenti cutanei localizzati.

Bagno rilassante

Si aggiungono nella vasca da bagno 5 o 6 gocce di essenza, dello stesso rimedio preso per via orale, prelevato direttamente dalla stock bottle.

Creme e oli

Le creme e oli per uso locale, 2 gocce di essenza ogni 10 ml di crema base o olio da massaggio (mandorle dolci,jojoba, girasole).

MAPPE DI KRAMER

Ecco cosa scrive Kramer circa l’uso dei fiori di Bach sulle zone cutanee:

La diagnosi e la terapia per mezzo delle zone cutanee dei fiori di Bach offrono la possibilità di facilitare considerevolmente il lavoro con i fiori. Infatti, in caso di problemi psichici la localizzazione dei disturbi direttamente sul corpo permette di controllare di volta in volta i fiori presi in considerazione per la cura: le applicazioni esterne sotto forma di impacchi o frizioni risultano quasi sempre assai più efficaci dell’assunzione del fiore per via interna. Non solo, spesso il miglioramento subentra solo dopo avere trattato localmente la zona disturbata. Ebbi occasione di osservare una gran quantità di casi in cui l’assunzione per via interna del fiore indicato per quel determinato punto del corpo per un lungo periodo (talvolta anche per più di sei mesi) non sortiva alcun effetto sul disturbo, mentre l’applicazione esterna dello stesso fiore causava miglioramenti entro brevissimo tempo. Al contrario, i problemi psichici di solito si risolvono assai più rapidamente se, oltre alla terapia per via interna, si agisce anche sulle zone cutanee corrispondenti ai fiori più importanti del preparato, nonostante la completa assenza di qualsiasi disturbo su questa parte del corpo. A questo scopo, nella maggior parte dei casi è sufficiente agire sulle zone del tronco dove, ben prima dell’insorgere dei primi sintomi fisici, si riscontrano variazioni dell’ aura diagnosticabili con metodi sensitivi. Il fatto che i fiori di Bach – in particolare nel caso si debbano curare i disturbi fisici – agiscano con tanta efficacia sulle zone cutanee loro corrispondenti, risulta comprensibile se si considera che così i problemi psichici vengono curati esattamente là dove si manifestano sul piano corporeo. Presupposto che non siano già avvenuti danni irreversibili, è solo quando il disegno negativo delle vibrazioni è stato cancellato in quel preciso punto, che si dissolve anche l’alterazione in ambito fisico. Infatti, le zone cutanee dei fiori di Bach sono zone cutanee archetipiche. L’applicazione su queste zone di tutte le sostanze medicinali di materia fine – le quali agiscono sulle disposizioni psichiche negative, che furono classificate con esattezza per la prima volta da Edward Bach – sortisce un effetto terapeutico indipendentemente dal tipo e dal carattere del disturbo accusato in quella zona. 


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Il mio nome è Stefania, sono Naturopata e mi occupo di alcune discipline olistiche che riguardano il recupero psico-fisico.

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